Non vi è alcun dubbio che WordPress sia il migliore sistema di gestione dei contenuti (CMS) per creare un sito. Certo, sono disponibili innumerevoli CMS sia open-source che “a pagamento”, e sentirete evangelisti da tutte le sponde giurare e spergiurare che la loro scelta è la migliore. Ma Drupal, Joomla o qualsiasi altro CMS non reggono il confronto con WordPress in quanto a facilità d’uso, sicurezza e affidabilità.
Non c’è da meravigliarsi che gli sviluppatori web abbiano costruito oltre 50 milioni di siti su di una schiena così robusta, o che così tanti progettisti non si sognerebbero mai di usare qualsiasi altra piattaforma.
Vediamo ora una “lista della spesa” composta da 15 suggerimenti per aiutarvi a creare il vostro sito web perfetto con WordPress.

Scegliere un dominio

Senza un dominio, gli utenti non sarebbero in grado di raggiungere il vostro sito web. Nel caso in cui non siate sicuri, facebook.com è un dominio, come lo è http://www.google.com . http:// e www. sono prefissi “opzionali”; i siti web funzionano anche se non si digita il prefisso.
Stiamo parlando di quello che segue http:// e www. quando parliamo di scegliere un dominio.

Ci sono quattro elementi chiave per un dominio: dominio di primo livello, dominio principale, sottodominio e sottocartella:

TOP-LEVEL DOMAIN [Dominio di primo livello]

Il top-level domain o TLD, è la fine del dominio. Il TLD più diffuso e quello più familiare  è . com . Poiché . com è il primo TLD che viene in mente, è al tempo stesso il più utilizzato.  Nella vostra ricerca di un dominio considerate quindi la possibilità che il dominio .com. sia già utilizzato.

Ci sono diversi domini di primo livello, alcuni creati in esclusiva per le organizzazioni ( . gov , . edu ), alcuni specifici per paesi ( .it. co.uk. es ) e altri utilizzati più spesso come alternativa al più diffuso . com ( . net , . org . info ).

ROOT DOMAIN

A differenza del TLD, si ha il controllo completo sulla scelta del vostro dominio principale,  madeinpego.it è un dominio principale. Abbiamo grande libertà nella scelta dei domini “radice” (ROOT). Le uniche due limitazioni durante la registrazione di un dominio sono che deve essere univoco (cioè non attualmente registrato) e che consista solo di lettere, numeri e trattini.

Acquistare un dominio già registrato è  possibile, ma di solito richiede prezzi molto più alti. Un dominio buono dovrebbe essere conciso, indimenticabile, unico, facile da scrivere e facile da pronunciare.

SOTTODOMINI

Un sottodominio è il dominio che appare prima del dominio principale, rado. madeinpego.it , per esempio. Una volta che siete proprietari di un dominio principale, è possibile creare sottodomini senza alcun costo aggiuntivo.

SOTTOCARTELLE

Le sottocartelle sono elencati dopo il TLD, ad esempio, madeinpego.it / cartelladelrado.

Scegli un pacchetto di hosting

Scegliere il giusto servizio di hosting ed il relativo pacchetto è estremamente importante. Se sbagliate, il vostro sito ne risentirà. Un host dovrebbe seguire i vostri progressi e potenziare le vostre possibilità, mai limitarvi. Per esempio, alcuni pacchetti di hosting permettono solo un singolo dominio, quindi se avete intenzione di gestire più siti web, questa soluzione non è lapiù indicata.

Quando si sceglie un servizio di hosting, considerate tre elementi chiave:

Limitazioni :

  • Supporta WordPress?
  • Quanti domini si può ospitare?
  • Quanta larghezza di banda e di memorizzazione vi vengono assegnati?
  • Che percentuale di up-time garantito ha?

Società:

  • Da quanto tempo l’azienda è in attività?
  • Ha ricevuto recensioni positive da parte degli utenti?
  • Che tipo di supporto offre?

Prezzi:

  • Quanto costa il pacchetto di cui si ha bisogno?
  • Gli aggiornamenti sono disponibili, se necessario?
  • Ci sono costi aggiuntivi (indirizzi IP, software, ecc)?
  • C’è un periodo di prova?

Le migliori raccomandazioni di hosting verranno da amici e colleghi, perché avranno esperienza di prima mano da condividere.

Configurare i nameserver

(Se il dominio è fornito con il pacchetto di hosting, questo passaggio non è richiesto).

Una volta che si dispone di un dominio e di un account hosting, sarà necessario puntare il dominio al vostro server, per collegare il nome del dominio al server. Alla registrazione, il tuo provider dovrebbe averti inviato i nomi dei nameserver. Hanno un aspetto simile ns1.nameserver.com e ns2.nameserver.com .

Tramite il pannello di controllo del tuo dominio, e cercare qualcosa sulla falsariga di “cambiamento nameserver.” Qui è dove potrete inserire il nameserver. Una volta completata questa fase, si dovrà attendere fino a 24 ore perché il cambiamanto si “propaghi”. Saprete che sta funzionando se il dominio mostra la vostra pagina di destinazione quando insertite l’URL nel browser.

Se non è possibile individuare dove per cambiare il nameserver, non esitate a contattare il servizio di chi vi ha fornito del dominio. Saranno lora ad indicarvi la giusta direzione.
Ripeto: se avete acquistato il dominio insieme con il pacchetto di hosting, questo passaggio non è richiesto.

Caricare WordPress

Scaricate e decomprimete l’ ultima versione di WordPress , e poi caricatelo sul vostro server tramite FTP.
FTP sta per “File Transfer Protocol”, è un metodo di trasferimento di file tra un computer e il server di hosting.

Per caricare i file tramite FTP, è necessario innanzitutto scaricare e installare un programma client FTP, come FileZillaFileZilla ti chiederà le credenziali FTP (nome host, nome utente e password). Il fornitore del servizio vi avrà già dato queste credenziali, in caso contrario, fatene richiesta.

Dopo esservi collegati al vostro server via FTP, vi verrà presentato un elenco di cartelle. Cercate una cartella di nome public_html o il nome del vostro dominio. Questa è la direcotry in cui caricare WordPress.

Se volete WordPress sul dominio principale, caricatelo direttamente. Se invece desiderate installare WordPress in una sottocartella, è innanzitutto necessario creare prima la cartella e poi caricarvi i file.

Creazione di un database

Un database è dove tutti i vostri dati vengono memorizzati, compreso il contenuto (ad esempio messaggi, pagine e commenti), le configurazioni e i dati degli utenti. Ogni volta che una pagina viene caricata, WordPress interroga il database per tutte le informazioni necessarie, come il titolo, il contenuto, le categorie, tag e data di pubblicazione.

Utilizzando il pannello di controllo dell’hosting, create un database, un nome utente e una password del database da dedicare a WordPress. Se non siete sicuri su come completare questo passaggio, il vostro hosting saràcertamente  in grado di aiutarti.

Modificare il file wp-config-sample.php

Dopo aver impostato il database e il suo nome utente e password, è il momento di utilizzare il client FTP per modificare il wp-config-sample.php file.

In primo luogo, rinominare il file in wp-config.php (cioè rimuovete .sample ). Quindi, utilizzando un editor di testo aprire il file.

01 / ** Il nome del database per WordPress * /
02
03 define ( 'DB_NAME' , <strong> 'database_name_here' </ strong>);
04
05 / ** Nome utente database MySQL * /
06
07 define ( 'DB_USER' , <strong> 'username_here' </ strong>);
08
09 / ** Password database MySQL * /
10
11 define ( 'DB_PASSWORD' , <strong> 'password_here' </ strong>);

Trovare queste righe, e sostituire i segnaposto con le proprie credenziali. Poi salvate il file modificato e carcatelo sul server.

continua

Installare WordPress

Dirigetevi verso il tuo dominio. WordPress chiederà alcune informazioni di base per completare l’installazione e creare il vostro account. Il processo è breve e auto-esplicativo.

Sicurezza: non usare il nome utente admin , perché è troppo facile da indovinare da parte di hacker.

Dopo aver inviato queste informazioni, sarà possibile accedere al pannello di amministrazione a vostrodominio.com / wp-admin . Riceverai anche una mail di conferma.

Scegliere un tema

Il tema WordPress è la base di progettazione per il vostro sito. Migliaia di temi gratuiti e premium sono disponibili, oppure si potrebbe realizzare un tema “ad hoc”, anche se questa opzione è decisamente più costosa.

Se il vostro sito rigurada argomenti come design, musica, cibo, turismo o qualsiasi altra cosa, troverete temi adatti alle vostre esigenze. Ricordate però che trovare il tema perfetto può richiedere una ricerca senza fine.

I requisiti minimi assoluti per il tema ideale sono:

  • Ottimo design;
  • Validazione HTML e CSS;
  • Codice solido e sicuro;
  • Alta leggibilità;
  • Compatibilità con l’ultima versione di WordPress;
  • Compatibilità con i plugin più popolari;
  • Ampio supporto e documentazione.

Chiedetevi sempre:

  • Questo tema può soddisfare tutte le mie esigenze?
  • Può essere personalizzato?
  • Quali sono i tempi per personalizzare questo tema?
  • Uno qualsiasi dei suoi schemi di colore corrispondono alla mia marca/brand?

Ricordatevi si mettere sempre il cliente al primo posto. Cercate un vostro stile personale che però si adatti anche alle richieste del cliente. Se il vostro è un blog personale potete sbizzarrirvi, ma in caso contrario cercate un giusto compromesso tra stile e concretezza.

Configurarazione di base

Dopo aver installato WordPress e scelto tra alcuni temi potenziali, si dovrebbe passare ad una configurazioni di base che migliorerà notevolmente il sito web.

  • Attiva Akismet
    Akismet è il numero una tra gli strumento per la rilevazione di commenti spam. Per fortuna, viene integrato in WordPress. Avrete bisogno di attivare e generare una chiave API . Se non si intende permettere i commenti sui vostri articoli, questo passaggio non è necessario.
  • Disabilitare i commenti
    Se non si desidera consentire i commenti, andate a Impostazioni → Discussione, e deselezionate “Consenti alle persone di inviare commenti sui nuovi articoli.” Questa impostazione può essere sovrascritta in ogni post.
  • Configurare permalink
    Per impostazione predefinita, gli URL WordPress hanno un aspetto del genere: example.com? p = 232 . Attivando la struttura personalizzata permalink (Impostazioni → permalink)  postname%% , i vostri indirizzi saranno molto più “amichevoli” per i motori di ricerca e lettori RSS.

Sicurezza di WordPress

WordPress è relativamente sicuro già alla sua prima installazione  e le sue poche debolezze possono essere risolte con poco sforzo. Si noti, tuttavia, che nessun sito è sicuro al 100%. L’obiettivo è semplicemente quello di rendere il più difficile possibile attaccare il vostro web.

  • Tenere WordPress aggiornato.
    Molti aggiornamenti di WordPress contengono aggiornamenti funzionali così come correzioni di sicurezza. Questo è un aiuto fondamentale per non rimanere esposti agli attacchi vecchi.
  • Non utilizzare wp_ come prefisso della tabella del database.
    Molti utenti di WordPress lasciano il prefisso della tabella del database come predefinito, wp_ , permettendo così agli hacker malintenzionati di individuare in modo specifico una possibile porta d’ingresso per le loro imprese. Modificare il prefisso rende il database meno vulnerabile.
  • Rimuovere la versione WordPress dalla testata (header) del sito.
    Se informate su quale si la versione di WordPress in esecuzione, potreste inavvertitamente comunicare come sfruttare il vostro sito, soprattutto se la versione è obsoleta.
  • Rimuovere il nome utente admin.
    Gli utenti malintenzionati sanno che una grande percentuale di utenti avranno cpme nome utente il classico admin . Questo significa che hanno bisogno di scoprire solo un singolo pezzo dei vostri dati: la tua password. Se utilizzate un nome utente univoco, diventano automaticamente due le credenziali d’accesso da individuare.

Le modifiche di cui sopra non devono essere fatte necessariamente manualmente. Il plugin WP Security Scan  fornisce questi aiuti in maniera automatica.

Una raccomandazione per finire è quello di rendere i vostri permessi dei file il più possibile rigorosi, senza impedire di svolgere compiti essenziali, come il caricamento dei media all’interno del settore amministrativo. Nella mia esperienza ho riscontrato che, impostando tutte le directory come 755 e tutti i file come 644 , si ottiene il risultato migliore, anche se potrebbe essere necessario impostare  wp-content/uploads al 777 , al fine di consentire il caricamento all’interno del settore amministrativo.

continua

Creare pagine essenziali

Quando qualcuno inciampa sul vostro blog, si desidera che sia in grado di trovare tutto ciò di cui ha bisogno il più rapidamente possibile. Questo significa rendere il tuo sito più facile.

Ottimizzare per i motori di ricerca

Search engine optimization (SEO) è essenziale per garantire che il vostro sito attiri traffico il più mirato possibile. Alcuni temi sono dotati di funzioni built-in SEO, ma io preferisco usare un plugin in modo che le mie impostazioni siano uniformi per tutti i miei siti web, indipendentemente dal tema. Il miglior plugin SEO disponibile al momento è WordPress SEO by Yoast .

Ecco le sue caratteristiche più importanti:

  • Generazione di una mappa del sito XML
    Una mappa che contiene il percorso completo di tutte le pagine del sito. Nessun tema dispone di questa funzionalità in maniera integrata.
  • Controllo a livello di sito e post-livello di metadati
    Essere in grado di controllare il titolo e la descrizione meta di ogni pagina è essenziale per l’ottimizzazione per i motori di ricerca.
  • Controllo di noindex e nofollow
    Essere in grado di controllare quali pagine indicare ai motori di ricerca  aiuta ad evitare problemi con i contenuti duplicati.

Google Analytics

Analytics consente di monitorare i visitatori, con una tonnellata di dati utili sulla loro navigazione, come ad esempio:

  • Come sono giunti al vostro sito web,
  • Quanto tempo sono rimasti,
  • Quante pagine sono state visualizzate,
  • Quali pagine sono state visualizzate.

Il software più popolare è  Google Analytics , perché ha praticamente tutto ciò di cui hai bisogno ed è completamente gratuito, non importa quanto grande o piccolo sito web. L’installazione è estremamente semplice. Tutto quello che dovete fare è creare un account Google Analytics, e quindi inserire il codice JavaScript che vi viene fornito  appena prima del </ body> tag nel file di piè di pagina del tema (di solito footer.php ).

Backup

Il backup è senza dubbio l’elemento più importante di questa lista. Se qualcosa va storto e non è stato istituito un sistema di backup, si potrebbero perdere tutte le risorse on-line. Fortunatamente, ci sono più soluzioni fantastiche. La cosa più importante è quello di eseguire il backup del database e dei file, non solo uno o l’altro.

  • VaultPress
    proprietà di Automattic (il creatore di WordPress), VaultPress è certamente la più affidabile soluzione di back up. I piani partono da $ 15 al mese.
  • BackupBuddy
    Questa soluzione di back up è precednte a VaultPress e consente di eseguire il backup del contenuto e di inviarlo sul vostro server, Amazon S3 o tramite un indirizzo e-mail. Questo plugin ha  un costo una tantum, a partire da 75$ per due siti web.
  • WP-DB-Backup
    Questo plugin esegue il backup solo del database e poi ve lo invia tramite email. Il problema con il backup solo del database è che, mentre il contenuto sarà salvato, si perderanno i vostri temi, plugin e modifiche. WP-DB-Backup è gratuito.

Impostare il Caching

Ogni volta che viene caricata una pagina da un utente, WordPress elabora quella pagina sul server. Ciò comporta il recupero del titolo e il contenuto dal database e l’esecuzione di altri processi. Ma se più persone stanno visualizzando la pagina, esattamente la stessa, perché non visualizzare una versione statica piuttosto che elaborare la pagina per ogni istanza?

Questo è esattamente ciò che fa il W3 Total Cache plugin.

Il plugin offre anche funzioni quali la minimizzazione, che toglie tutto lo spazio bianco di codice HTML, CSS e JavaScript. Minification combina anche file CSS e JavaScript, così, invece di fare molte chiamate, il browser ne effettua una sola per i CSS e un’altra per JavaScript. In breve, minimizzazione rende i file più piccoli e, di conseguenza, più veloce da caricare.

Semplicemente attivando W3 Total Cache e lasciando la configurazione di default, è possibile raddoppiare o triplicare la velocità del tuo blog, riducendo il carico del server.

E questo è tutto (…per ora)

Ricordate sempre che consiglio, prima di testare online il vostro sito in WordPress, di sviluppare i vostri progetti in locale, tramite l’utilizzo di software come MAMP.
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